Ostalgie
Per chi non lo sapesse, ostalgia è la crasi delle parole “ost”, che in tedesco significa est e nostalgia. Si riferisce infatti a quella sensazione di mancanza che provano alcuni tedeschi che hanno vissuto nella Repubblica Democratica Tedesca, la DDR (Deutsche Demokratische Republik). Un po’ della serie, si stava meglio quando si stava peggio. Ora non starò a farvi la filippica dei pro e dei contro della ddr, ma come per tutte le epoche, quando una termina, diventa uno stile.
Così come per Biedermeier e Jugendstill, il valore degli oggetti delle aziende che hanno lavorato e prodotto design di qualità nel periodo tra il 1949 e il 1990 nella Germania dell’est, è aumentato col passare del tempo. La caccia all’oggetto di epoca ddr avviene solitamente nei mercatini delle pulci, dove accumulatori indefessi vendono infinite quantità di prodotti raccolti durante la loro vita. Non è sempre facile distinguere un falso da un vero, perché spesso sono oggetti di plastica prodotti in serie. A volte però si possono trovare lampade con l’etichetta o lo stampo con il marchio di fabbrica che ne attesti la provenienza.
Per chi fosse interessato a stoviglie o porcellane, la ricerca è ancora più facile, basta controllare sul retro della tazzina, piattino o teiera, e sicuramente si trova l’orgogliosa scritta “Made in German Democratic Republic”. Oppure si possono riconoscere design di aziende che con la caduta della ddr sono fallite. Vecchi giocattoli, abiti, sedie, tavoli, poster… per chi non sa trattenersi, è facile correre il rischio di tornare a casa con almeno due lampade, uno specchio, qualche ciotola, e un servizio da tè, spendendo davvero poco.