Elio e le storie tese a Berlino
Il Tour “yes we can’t” degi Elio e Le Storie Tese ha toccato come seconda tappa, Berlino!
E noi non potevamo perdercelo! Già il titolo da loro proposto con tra i riferimenti a Obama, all’autonegazione e soprattutto alla traduzione strampalata “sì, noi cantiamo”, sapevamo che c’era da aspettarsi il meglio del divertimento e come sempre dell’ottima musica.
Faso, Meyer, Cesareo, Jantomas e Paola Folli indossavano camicioni psichedelici anni ’70 e Elio, si è presentato con un parruccone nero di capelli riccissimi, canotta bianca e occhiali a specchio, insomma pur essendo italiano, si è travestito da italiano. Peccato per l’assenza di Rocco Tanica, che è stato superbamente sostituito da un nome ormai noto della musica italiana e non, Vittorio Cosma.
Il concerto degli EELST si è svolto alla Kesselhaus, nella Kulturbrauerei e non c’era bisogno di andare a controllare i dati per capire che se non hanno fatto il “tutto esaurito” ci sono andati vicini. Il locale era pieno e il pubblico felice. Per me, che da sei anni vivo a Berlino, è stato molto emozionante guardarmi intorno e sapere di essere in mezzo a tanti italiani. Un po’ come sentirsi a casa per un paio d’ore. Inoltre, sia io che gli Elio e le Storie Tese siamo di Milano, quindi la sensazione è stata per me ancora più intensa.
Il concerto, del quale ho ottenuto la scaletta del mio amatissimo Faso, è stato bellissimo, ma ho promesso a Cosma di non dare anticipazioni, anche se poi in rete e persino sul loro sito potete trovare un po’ tutto, come ad esempio l’interpretazione del Super-Giovane di Mangoni.
Eh sì! C’era anche Mangoni!
Come direbbero di EELST “vi saluto con l’altra mano”!
Mai fine, ma sempre sul pezzo :P