Mall of Berlin
Quest’anno abbiamo assistito alla nascita di ben due centri commerciali nella capitale tedesca: Bikini Berlin e Mall of Berlin.
Del primo vi parlo qui. Del secondo, che sono andata a visitare pochi giorni fa, vi parlo oggi. Un’esperienza dello shopping... come tutte le altre, a differenza di ciò che assicura il sito internet.
Sì è il più grande centro commerciale d’Europa e sì sorge dove prima passava il muro di Berlino, per questo motivo uno dei claim fa leva sul suo essere punto d’incontro tra est e ovest. Di est non c’è proprio nulla, tranne la dubbia provenienza degli abiti in vendita delle catene impegnate nella produzione di massa.
Uno spazio urbano che sì aveva bisogno di essere riqualificato, ma non così. Preciso che non ho nulla contro i centri commerciali, ma se dopo decenni continuiamo a costruirli per metterci dentro le stesse cose che ci sono in tutti gli altri, non mi stupisce che girino voci di un prematuro fallimento.
Il quotidiano “il mitte”, già a dicembre, tre mesi dopo l’apertura ufficiale del colosso, parlava stipendi non pagati e bancarotta.
L’edificio sorge su due isolati collegati da passerelle. Pochi sono i negozi di cui valga la pena parlare. Unica simpatica eccezione, la boutique di Karl Lagerfeld.
A differenza di Bikini Berlin, che per la sua struttura dinamica è in continuo rapporto con l'esterno, tramite la vetrata panoramica sullo zoologischer Garten e la lunga terrazza che si sviluppa in una passeggiata, Mall of Berlin non si rapporta con la città, né per lo stile, né per l'architettura.
Un unico momento di apertura-respiro, la vista di Potsdamer Platz in fondo alla zona fast food.
Da ribadire che la visione del primo è quella di un Concept Mall, il secondo invece non ha velleità creative, ma si presenta come un grande raccoglitore di possibilità di shopping per tutte le tasche.