Mille usi del cetriolo
La triste verità sulla tradizione culinaria tedesca è che manca di materia prima.
Per questioni di latitudine il paese motore trainante dell’economia europea, fa da fanalino di coda quando si tratta di cucina. Lo dimostra la mancanza di sagre che celebrino le specialità regionali.
Fin da piccola ho girato l’Italia con i miei genitori e uno dei ricordi più vivi che ho è proprio quello delle sagre. Dal “cavatiello” al “fugassìn”, erano un’esplosione di gusto e divertimento.
In Germania le cose sono un po’ diverse.
Siamo andati alla giornata del cetriolo o Gurkentag, nello Spreewald. Non avrei mai pensato di poter trovare così pochi utilizzi del cetriolo in così tante varianti. Non che i tedeschi manchino di creatività, è che è proprio difficile accoppiare il cetriolo ad altri ingredienti ed è impossibile cuocerlo se non in salamoia e quindi estrarlo dal contenitore e mangiarselo così, come spuntino o in insalata.
In ogni caso quella domenica, s’è venduto cetrioli come non mai e c’è gente che da quel dì, sta ancora mangiando insalata di cetrioli a pranzo e a cena.
Il connubio più divertente che ho scoperto alla Gurkentag è il cetriolo con un altro degli emblemi della Germania: la birra. Ed ecco la birra al cetriolo! Lo sapevo che i tedeschi sarebbero riusciti in qualche modo a infilarci di mezzo la birra! E’ una sorta di Radler, una birra adatta anche a un pre-cena, ma anziché essere arricchita con limonata, è prodotta aggiungendo cetrioli.
C’è anche il cetriolo in lattina, da portare sempre con voi e tutto da sgranocchiare sul metrò o in ufficio. Oppure il barattolone di cetrioli da 10 kg, degno di un rifugio antiatomico, per non restare mai senza!
Per mia fortuna adoro i cetrioli, e quando sono stufa di mangiarmeli, mi ci faccio una bella maschera per gli occhi. Oppure un’insalata a base di cetrioli e yogurt turco, il Cacık.